A scuola si programma il futuro
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Il coding, ovvero la programmazione informatica, approda tra i banchi di scuola. Sì, perché un conto è sapere usare le applicazioni, l’elettronica di consumo, un altro è sapere cosa li fa funzionare, quali sono i meccanismi che si nascondono dietro. Partirà già da quest’anno scolastico, la sperimentazione sul linguaggio dei calcolatori, che vedrà coinvolte alcune classi del nostro istituto. L’importante iniziativa “Programma il Futuro”, promossa dal MIUR in collaborazione con il CINI - Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’informatica, prende spunto dall’esperienza internazionale “L’ora del Codice” lanciata dal Code.org (fondazione no profit statunitense per lo sviluppo della formazione nella programmazione informatica). Sessanta minuti di lezione sui rudimenti dei linguaggi visuali , consentiranno agli alunni di muovere i primi passi nel mondo della programmazione informatica attraverso tutorial e corsi on-line semplici, divertenti e facilmente accessibili. Il percorso potrà essere approfondito nel corso dell’anno scolastico con ulteriori dieci ore di attività. La redazione
“La sfida che ha accolto la nostra scuola, - ha affermato il Dirigente Scolastico Francesco Pignataro - è quella di migliorare nei nostri studenti l’alfabetizzazione, le competenze e l’inclusione nell’era digitale per gestire le nuove tecnologie attivamente ed essere competitivi in un mondo sempre più veloce”. Sviluppare il “pensiero computazionale” significa, stimolare la creatività, imparare a cercare soluzioni ai problemi, sviluppare il pensiero logico e algoritmico, condividere e collaborare; ciò rende ogni persona, protagonista della realtà in cui vive, cittadino consapevole in grado di affrontare la società contemporanea e le tecnologie del futuro.
"Oggi è possibile accedere con i nostri computer ad un numero incredibile di giochi interattivi, storie, simulazioni e di altri media dinamici e interattivi. Purtroppo, per la maggior parte, questi programmi sono strade a senso unico: puoi soltanto vedere e cliccare ciò che gli altri hanno creato; non puoi crearne e progettarne di tuoi. Al cuore di Scratch c’è un linguaggio di programmazione grafica che ti permette di controllare le azioni e le interazioni tra media diversi. Programmare in Scratch è molto più semplice che con i tradizionali linguaggi di programmazione: per creare uno script è sufficiente collegare insieme dei blocchi grafici, esattamente come faresti con i mattoncini LEGO o con i pezzi di un puzzle. Una volta che hai terminato di creare con Scratch il tuo progetto puoi condividerlo sul sito di Scratch, esattamente come condividi i video su YouTube o le foto su Flickr. Oppure puoi inserire i tuoi progetti in una qualunque pagina web – ad esempio puoi inserire un’animazione interattiva creata con Scratch nella tua pagina di MySpace o di Facebook. Puoi farti ispirare dalle centinaia di migliaia di progetti che trovi disponibili sul sito di Scratch. Se ti piace un personaggio o le immagini o gli script di un progetto ti basta scaricarlo e riusare nel tuo progetto di Scratch le parti che ti interessano". Da http://scratch.mit.edu/
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"Gruppo di ricerca Lifelong Kindergarten di Mitchel Resnick ha sviluppato le idee e le tecnologie alla base dei kit robotici Lego Mindstorms e il software di programmazione Scratch utilizzato da milioni di giovani di tutto il mondo. Grazie a queste tecnologie, i giovani imparano a progettare, creare, sperimentare, e inventare con le nuove tecnologie, non solo navigare, chattare e interagire. Le idee e il lavoro di Mitch sono oggi al centro del dibattito sul programma di studi per l'ICT nelle scuole. I bambini devono semplicemente imparare ad usare le applicazioni standard e giochi, o dovrebbero avere anche l'opportunità di diventare creatori?"
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